Brescia da scoprire: la cucina tipica e stellata

La regione Lombardia anche nel 2019 si è confermata come grande protagonista in ambito culinario con oltre 60 ristoranti menzionati nella celebre “Guida Michelin”. L’assessore regionale al Turismo, marketing territoriale e moda, Laura Magoni ha inviato una lettera di congratulazioni ai prestigiosi chef incitandoli a proseguire lungo questa strada. La gastronomia bresciana è tra le più rinomate della regione grazie alla creatività degli chef stellati della zona: le loro proposte culinarie mostrano un mix di tradizioni locali e nuove sperimentazioni, portando Brescia e provincia a diventare mete gettonate del turismo italiano.

Tra i grandi classici della cucina tradizionale ci sono i casoncelli alla bresciana. Questo è un piatto semplice e veloce da preparare: pasta fatta a mano condita con burro fuso e insaporiti con pancetta, salvia e una spolverata di grana grattugiato. Tra le altre ricette tipiche bresciane ci sono le crespelle al bitto. Mischiando farina, uova, birra e latte si ottiene un composto davvero speciale che unito al formaggio e alla panna costituisce la base di crèpes sottili molto gustose.

Nella categoria dessert invece si colloca la torta di rose: una pasta dolce arricchita da una farcitura che rimanda ad una brioche soffice ripiena di burro e zucchero. Il nome di questa torta deriva dall’unione delle girelle che si formando tagliando l’impasto farcito e arrotolato. Un altro esempio di dolci tradizionali sono i biscotti bresciani realizzati con marsala, miele e vaniglia: il classico biscotto della nonna sano e nutriente.

Grigliata a Brescia…e non solo!

La provincia Bresciana è conosciuta per essere una terra ricca di sapori dalla gastronomia particolarissima. Nei ristoranti dell’Iseo la cucina contadina dell’entroterra e delle valli si unisce e si mescola a quella di pesce dei laghi. La cucina bresciana traendo origine in parte anche dalle tradizioni venete, riporta alcune tendenze di derivazione mantovana – ferrarese e, per gli aspetti più popolari e semplici, dalla basa Cremonese e dalla sponda emiliana del Po.

Tra le peculiarità della gastronomia di questa zona ci sono i celebratissimi casoncelli bresciani, sia nella versione salata con ripieno di salsiccia e formaggio,che nella versione dolce con mandorle, uvetta e pere. Non dimentichiamo poi la minestra mariconda, il risotto alla pitocca, le belle schidionate di quaglie e piccioni per polenta, oltre alla brace a brescia che è il modo migliore per cucinare la cacciaggione. La specialità del piccione farcito alla bresciana, la persicata, sono specialità della gastronomia del Medioevo e del Rinascimento tramandatisi quasi senza aggiornamenti e oggi rappresentano gli aspetti più raffinati della cucina tradizionale, in abbinamento con i grandi vini DOC della Franciacorta, del Garda Classico, di San Martino della Battaglia di Cellatica, di Botticino e di Capriano del Colle.

L’anima popolare della cucina bresciana offre però le sue prove migliori nei piatti di polenta e di riso, e in generale nei cibi semplici in cui si avverte ancora il profumo dell’aia e del camino. Alcuni esempi sono la ormai dimenticata polenta e saracca a quella con le cotiche, da quella con il baccalà a quella con il sugo di maiale; e, ancora, polenta con gli uccellini, con i funghi, con le verdure, con il coniglio in sguazzetto. E poi il riso alla campagnola con le verdure, il risotto con gli spinaci selvatici, gli strangolapreti, i bigoli con le sardelle e la pastissada de caval di chiara origine veneta, le frittate rustiche di verdure o salumi. Per non dimenticare gli altri grandi protagonisti della gastronomia breciana i salumi e i formaggi.

Il Lago d’Iseo tra ristoranti e sentieri romantici

Con il termine lake time gli americani alludono al ritmo lento, alla fretta che scompare per dare spazio ad una sorta di sospensione nel tempo. Questa sensazione di calma si percepisce immediatamente quando si giunge alla sponda di un lago: luogo ideale per ritrovare il silenzio ed il ritmo interiore. La natura ha donato alla regione Lombardia ben cinque laghi maggiori, circa 80 più piccoli ed un’infinità di laghetti alpini che si scoprono camminando sulle Alte Vie.

Il Lago d’Iseo, collocato tra le province di Bergamo e Brescia, emerge dalla corona di montagne che lo circonda: si raggiunge in poco tempo dalla città e ci si può trovare tutto ciò che si desidera da una vacanza. Da una passeggiata a cavallo a Brescia, passando per le lente passeggiate lungolago, ad ammirare i panorami mozzafiato e la tranquillità delle acque placide del lago, si può dire che qui non manca nulla.

Una tappa obbligatoria è Lovere: l’ideale è passeggiare al porto turistico, camminare per le stradine e arrivare all’Accademia Tadini per ammirare le opere del maestro Canova. Ma un’altra tappa da non perdere è Sarnico, con il suo centro storico elegante e raffinato e le sue ville Liberty dai giardini fioriti. Da lì inoltre potrai partire per una crociera sul lago o per una passeggiata nelle colline circostanti.

D’altronde il posto migliore per trovare delle trattorie a Brescia è sulle sponde del Lago d’Iseo. Qui si possono assaggiare le vere ricette tipiche bresciane respirando l’aria pulita delle montagne e guardando la bellezza della natura.

Una sosta per rifocillarsi dopo l’escursione al Monte Guglielmo

Nella parte settentrionale del Lago di Iseo ci sono paesaggi che sembrano modellati da un artista eclettico: sono le famose piramidi di Zone, insolite rocce di origine morenica quindi frutto dell’erosione dell’acqua. Non per caso dunque questa zona è conosciuta anche come Camini delle fate ed è stata dichiarata riserva regionale rappresentando il fulcro di molti itinerari turistici. In alcuni tipi di passeggiate a Brescia è possibile ammirare queste curiose conformazioni rocciose e poi proseguire l’escursione verso il Monte Guglielmo, che domina la pianura bresciana con i suoi 1.957 metri di altezza.

Questo monte (chiamato in lingua lombarda anche Gölem) separa il bacino del Lago d’Iseo dalla Val Trompia elevandosi nelle Prealpi Bresciane . Con il suo aspetto imponente e severo, è facilmente identificabile, in assenza di nebbie e foschie, da ogni angolo della Pianura padana centrale. Il versante meridionale si presenta spoglio e arido, mentre le pendici occidentali sono ricoperte da foreste di abeti. In poche parole un percorso che consente di ammirare il panorama dalle cime: nelle giornate limpide, specialmente d’inverno, si può avere una vista d’insieme dell’intero arco delle Prealpi Lombarde, fino ai grandi massicci alpini come l’Adamello e le Dolomiti di Brenta ; una veduta dall’alto di tutta la pianura lombarda, sino agli Appennini che la chiudono a sud.

Dopo una passeggiata cosi impegnativa sicuramente avrete bisogno di ristoro e avrete anche un certo languorino. In questa zona troverete molti agriturismi in cui rifocillarvi che sono dei posti incantevoli in cui mangiare a Brescia piatti tipici guardando il paesaggio naturale. La scelta migliore da fare è di certo quella di assaggiare la speciale carne alla griglia di questa zona: sarete subito in forze per affrontare il cammino di ritorno!